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Il Manifesto di Urbino

By | comstamp2023

MANIFESTO DEI SERVIZI INTEGRATI e di FACILITY MANAGEMENT

Urbino 15 Dicembre 2024
 

Il manifesto è un documento “aperto”  oggetto di ulteriori contributi ed integrazioni frutto di successivi confronti e approfondimenti. (Leggi la versione in PDF)


> scenario di riferimento <

La Digital Economy insieme alla Intelligenza Artificiale stanno rovesciando i paradigmi economici del nostro tempo, la distanza tra manifattura e servizi si è parcellizzata ed è profondamente cambiata, visto che il 70% dei lavoratori italiani è impiegata sui servizi.

I dati rappresentano il petrolio del futuro su cui si fonderà l’economia di precisione, un mercato in cui l’uomo riuscirà a ricavare la sua parte cercando nuove interpretazione e nuove visioni. La Sharing Economy, la trasformazione digitale e l’industria 5.0, hanno spezzato la catena del valore conosciuta dalle economie moderne, ma c’è ancora molta strada da fare sul terreno della condivisione.

Il covid e i cambiamenti degli scenari geopolitici internazionali hanno reso il modello di sviluppo della globalizzazione, così come conosciuto negli ultimi 30 anni, inadeguato a governare crisi sistemiche che hanno azzerato certezze, ed introdotto elementi di fragilità delle moderne società e della stessa condizione umana e del suo dominio dell’ambiente circostante.

> un nuovo manifesto dei servizi <

Lavoriamo per l’Italia, siamo i servizi per la vita, ci identifichiamo nella brillante definizione che ha dato il sociologo Francesco Alberoni sin dal 2015: siamo l’industria dei «servizi per la vita», quelli che accompagnano le persone in ogni momento della giornata, in qualsiasi spazio esse transitino o si trovino. Operiamo su strade, aeroporti, stazioni, ospedali, musei, strutture pubbliche, parchi ed aree verdi che danno vita all’Italia, e se funzionano è proprio grazie alle nostre imprese, che rendono più facile la vita nelle nostre città.

Le aziende che si occupano di Facility Management sono strutture con organizzazioni complesse e tecnologiche, composte da tante risorse qualificate.

Milioni di persone che con il loro operato contribuiscono a far funzionare il nostro paese. Noi siamo queste imprese, noi siamo l’industria dei servizi, la nostra missione è garantire a tutti, ogni giorno, “i Servizi per la vita”.

Siamo l’industria dei servizi una rete di imprese del Facility Management al servizio dei cittadini e del Paese, svogliamo un ruolo comune nel promuovere e sostenere un comparto in forte crescita che coinvolge un enorme numero di lavoratori, caratterizzato dall’uso intenso di manodopera, e dall’enorme importanza, in termini economici e sociali, per l’intero Paese.

Siamo i servizi essenziali e da sempre diamo una mano all’Italia, Siamo I servizi per la ripartenza e la ripresa del Paese dopo la fase emergenziale determinata dal Covid,  le imprese del facility costituiscono un comparto a forte valenza sociale, che chiede condizioni di un mercato degli appalti meno ingessato ma allo stesso tempo che garantisca legalità, trasparenza. Un patto per il lavoro che si basi sulla decontribuzione per le assunzioni delle categorie maggiormente in difficoltà, e che evidenzi sempre più l’importanza di un approccio green e sostenibile. Siamo un comparto labour intensive, che garantisce qualità e stabilità lavorativa, un patto di concertazione che porti i servizi del nostro Paese ad uscire definitivamente dal cono d’ombra.

Ci prendiamo cura del Paese, dalla pandemia si è compresa la grande importanza che riveste la funzione dell’avere cura, dell’assistere, dell’accuratezza nel farlo e dell’attenzione. Nello svolgimento delle attività del settore del facility management è inscindibile il nesso tra la competenza professionale e il coinvolgimento personale dell’operatore nello svolgimento del proprio lavoro in condizioni dignitose per sé e per gli altri che fruiscono degli stessi spazi. Abbiamo inoltre imparato e lo sottolineeremo in questi due giorni, che avere cura ha anche rappresentato che la fruizione di alcuni diritti fondamentali dei cittadini e delle cittadine viene consentita attraverso questo lavoro quotidiano: una corretta alimentazione per tutti al di là delle condizioni sociali, la salubrità degli ambienti di lavoro, di cura e nelle abitazioni private, che consente una condizione di sicurezza sanitaria uguale per tutti in ogni luogo, il giusto comfort  e la giusta sicurezza durante i trasporti, assicurare infine un lavoro degno a migliaia di lavoratori e lavoratrici.

Un nuovo umanesimo industriale, dove le persone sono al centro, i servizi alla persona rappresentano un elemento fondamentale per promuovere un nuovo concetto di umanesimo industriale. Riteniamo sia fondamentale riconoscere il valore e l’importanza delle persone nella società odierna.  romuovendo l’empatia, la solidarietà e la valorizzazione delle relazioni umane.  Mettendo al centro l’individuo, si cerca di costruire un mondo in cui le persone abbiano la possibilità di esprimere sé stesse e di realizzare appieno il proprio potenziale.  L’umanesimo industriale pone inoltre una particolare enfasi sull’integrazione uomo-tecnologia per rendere i servizi più accessibili ed efficienti. Pertanto, è fondamentale investire nella creazione e nello sviluppo di questi servizi per garantire una società più umana e sostenibile.  I servizi alla persona includono una vasta gamma di attività e supporto, come l’assistenza sanitaria, l’educazione, la cura degli anziani, l’assistenza sociale e molto altro ancora. Questi sono servizi essenziali per creare una società equa e solidale e promuovono la crescita economica e l’innovazione, poiché rappresentano un settore in rapida espansione che crea nuovi posti di lavoro e contribuisce al progresso sociale. In sintesi, i servizi alla persona sono la chiave per un nuovo umanesimo industriale basato sulla centralità dell’individuo e sull’attenzione al suo benessere e sviluppo.

Emerge con forza, in maniera evidente che il cuore della nostra economia e dei nostri modelli organizzativi non può prescindere da un sistema di Servizi Integrati e di Facility Management evoluti, che nella crisi del covid, così come di fronte alla crisi economica derivante dai conflitti internazionali, sono emersi come frontiera e come argine fondamentale e prezioso per adeguare in maniera agile la propria proposizione ad un modello che è andato in crisi nei suoi pilastri classici (manifattura, commercio ecc.). Si è consentito alle economie moderne di mantenere livelli di assistenza, servizi, salute e sicurezza alle persone ed alle cose, che ha messo in risalto l’emergere con chiarezza l’esistenza di una vera e propria industria ed economia dei servizi come asset strategico produttivo ma in generale delle economie moderne in Italia ed in Europa.

Davanti ad una realtà così evidente e complessa, un sistema così articolato di protagonisti della società non può più rimanere evanescente, parcellizzato o non compreso nella sua interezza come ecosistema, come blocco sociale, come vera e propria “industria” strategica e fondamentale in una società in continua evoluzione nei suoi modelli di mobilità, produttività, welfare e lavoro dettati dalle sfide disruptive della Digital Era.

È fondamentale allora definire un nuovo “Manifesto per i servizi FM in Italia” dove imprese, lavoratori, Governo e parti sociali delineano policy e misure per questo particolare settore tutto rivolto al sostegno e alla ripresa dell’Italia.

> Transizione ecologica ed economia sostenibile <

La transizione ecologica e le nuove misure che interessano il Green Public Procurement sono gli aspetti su cui il settore deve definire le principali policy e un cambio di management, il ruolo dei servizi è centrale per uno sviluppo sostenibile e per il benessere sociale del paese. In tal senso va armonizzata la disciplina dei criteri minimi ambientali e delle certificazioni ambientali che non devono essere un costo che impegna solo le aziende ma un investimento economico che interessa tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti.

I temi dell’ecologia, dell’innovazione, della sicurezza ambientale e della salute dei lavoratori come degli ambienti e luoghi di lavoro, risultano essere l’asset principale su cui definire attività specifiche rivolte alla professionalizzazione dei servizi e alla relativa formazione professionale dei lavoratori; la sanificazione l’igiene e la sicurezza degli spazi e degli ambienti hanno raggiunto un punto di non ritorno nella nostra vita quotidiana.

Sarà necessario anche lavorare, insieme alla filiera, perché si vada sempre più verso un ecosistema dove l’agricoltura che mostri una maggiore sostenibilità pur mantenendo la produzione sempre alle altezze qualitative attuali.

È possibile sviluppare una economia sostenibile relativamente ai servizi, in base agli obiettivi prefissati dall’Agenda 2030, perché il facility management può rivelarsi decisivo nella gestione consapevole delle risorse aziendali: monitorando le attività, evidenziando gli sprechi e applicando dei correttivi. Un’azienda che fornisce servizi rimanendo attenta alla sostenibilità di ciò che fornisce, è in grado di migliorare sensibilmente la vita dei dipendenti e dei clienti.

In che modo le imprese potranno competere utilizzando la leva di informazioni accurate, affidabili, comparabili su tutti gli aspetti di sostenibilità per migliorare il quadro del sistema di relazioni con i propri stakeholder. La chiave sono le ESG (Environment, Social, Governance) è l’acronimo utilizzato più comunemente per identificare le informazioni di sostenibilità e di responsabilità d’impresa che sono misurabili attraverso una serie di iniziative e di percorsi di certificazione.

> innovazione 5.0 e trasformazione digitale <

La trasformazione digitale ha fatto un ulteriore balzo in avanti, con l’avvento dell’intelligenza artificiale che da qualche anno sta facendo interrogare tutto il mondo della politica e dell’impresa sul suo corretto utilizzo. Un vero salto di paradigma.

Il mondo ha preso a cambiare con ancora maggiore velocità, ma l’essere umano è nella condizione di trovare nuove forme di interazione con le nuove tecnologie anche attraverso processi d’apprendimento evoluti. Con questo tema continuiamo ad avvicinarci al centro di quello che intendiamo con nuovo umanesimo industriale: pensare ad un nuovo approccio (innovazione 5.0) che viene definito ‘human centric’ per migliorare l’interazione uomo-macchina, andando verso una automazione avanzata e la piena sostenibilità dei processi. Si tratta di una sfida epocale che un settore come quello del mondo dei servizi di facility management deve affrontare con coraggio e capacità di visione. Per migliorare la qualità delle persone che vi lavorano e che fruiscono dei servizi.

> lavoro e labour intensive <

Il mercato del lavoro e le politiche attive sul lavoro si stanno modificando profondamente a causa del Covid e del conseguente smart working, i servizi labour intensive sembrano poter essere molto ricettivi e sensibili sul piano sociale a questi cambiamenti, in un momento in cui il problema della crisi e dei licenziamenti è accompagnato da misure e aiuti sul costo del lavoro e che dovrebbero interessare direttamente anche le imprese; su misure come quelle relative all’impiego dei giovani, delle donne, alla riallocazione, alla formazione e tutte le politiche rivolte all’ingresso nel mondo del lavoro. Il concetto di “labour intensive” si riferisce a un approccio produttivo che richiede una grande quantità di lavoro umano. Questo tipo di approccio si basa sull’idea di sfruttare al massimo le risorse umane e sulla valorizzazione del lavoro manuale.

Questo movimento pone l’accento sull’importanza di creare un equilibrio tra l’efficienza produttiva e il benessere dei lavoratori. In questo contesto, i servizi alla persona giocano un ruolo cruciale, poiché contribuiscono a migliorare la qualità del lavoro e a promuovere un ambiente di lavoro sano e gratificante per tutti.

> mercato, regole e public procurement <

L’economia dei servizi è una realtà che impatta ormai sulla crescita e la qualità della vita del Paese. Tuttavia mancano ancora quelle “regole certe” che nel Public Procurement consentono a questo comparto di strutturarsi definitivamente, la ennesima revisione del Codice degli appalti, avrebbe dovuto segnare un passo importante in tal senso.

La semplificazione è la strada da percorrere, tuttavia i servizi richiedono una specificità e una articolazione delle regole differenti da quella delle opere pubbliche. Un cantiere edile è cosa differente da un cantiere dei servizi. L’aggiudicazione delle gare al massimo ribasso mal si combina con l’esigenza di garantire efficienza e qualità dei servizi per la cura delle persone e della collettività e per le imprese; l’aggiudicazione delle gare per i servizi solo attraverso il criterio della offerta economicamente più vantaggiosa consentirebbe di razionalizzare le procedure ad evidenza pubblica secondo principi di efficienza (costo-qualità) e di semplificazione.

Altrettanto importante è incrementare e migliorare le modalità di progettazione, verifica e controllo in fase di esecuzione del contratto delle prestazioni rese dai fornitori selezionati in termini di corrispondenza o meno delle stesse alle condizioni contrattuali. Infine, la dinamica dei prezzi e del loro adeguamento nei contratti di servizi segna una forte discriminazione e apre a grandi criticità per il mercato dei servizi di pubblica utilità.

> Europa e internazionalizzazione <

In un’economia europea che vive un momento di forte stagnazione, il mondo del facility management si trova a vivere invece un momento di grande vitalità e sviluppo. Con la pandemia è stata riscoperta l’importanza di interi settori che fino ad allora venivano considerati ‘invisibili’. La corretta importanza data al facility management e ai servizi integrati è stata mantenuta anche dopo la pandemia, stabilendo quindi nuovi standard che oggi costituiscono una base solida per il settore stesso.

Le aziende europee e mondiali non possono più limitare la ricerca del valore solo alle aree strettamente legate alla produzione, ma devono estenderla anche a tutti i diversi sottosistemi dell’organizzazione. In questi ambiti si sviluppa perciò, in maniera abbastanza rapida, una piena consapevolezza circa il valore che una riorganizzazione e gestione oculata dei servizi può produrre per tutta l’azienda.

La forte competitività tipica dei sistemi economici più complessi incoraggia perciò un parallelo sviluppo della cultura del facility management e del suo mercato. Inoltre una forte e rinnovata rappresentanza delle imprese nel dialogo con il sistema della governance lascia intendere ad una nuova stagione che il nuovo parlamento europea a breve dovrà affrontare.

> proposte programmatiche <

Tutte le esigenze del comparto dovrebbero essere razionalizzate all’interno di una omogenea Legge quadro sui Servizi che, colmando un gap legislativo, consentirebbe di: identificare il settore dei servizi agli immobili ed alle persone e alle imprese delineandone il perimetro e le peculiarità; favorire l’ordinato sviluppo del settore dei servizi agli immobili ed alle persone all’impronta della legalità e dell’innovazione; razionalizzare le procedure ad evidenza pubblica secondo principi di efficienza (costo-qualità) e di semplificazione delle pratiche amministrative e regole che tengano conto dei diversi settori produttivi

È necessario che su questo tipo di questioni, vi possa essere un confronto continuo e costante con la parte governativa attraverso l’istituzione di un tavolo interministeriale. E’ necessario e improcrastinabile ormai che tutte le esigenze del comparto dei servizi vengano ad essere razionalizzate, attraverso adeguati strumenti legislativi, affinché venga finalmente colmato quel  gap normativo che sinora ha impedito al comparto stesso di identificarsi, di delinearne il perimetro e le peculiarità, favorendone così l’ordinato sviluppo all’impronta della legalità e dell’innovazione; razionalizzandone  le procedure ad evidenza pubblica secondo principi di efficienza (costo-qualità); al fine di portare a compimento questo processo evolutivo è necessario un impegno da parte delle Istituzioni che si faccia carico delle esigenze manifestate, individuandone una figura pubblica di riferimento.

Un tavolo di confronto,  in cui effettuare periodicamente una foto del settore, tra difficoltà e nuove opportunità, perché le parti invitate al tavolo possano fare le loro richieste, dichiarare la loro disponibilità.

Un settore che vive su bassi margini di guadagno per ogni singolo lavoro, deve necessariamente guardare all’aumento dei prezzi come a qualcosa a cui fare attenzione. È necessario che, almeno per quanto riguarda i servizi, il Codice Appalti tenga in debito conto l’aumento dell’inflazione e trovi un sistema che automaticamente comporti la revisione dei prezzi dell’appalto stesso attraverso indicatori, che sono più realistici di quelli che oggi vengono tenuti in considerazione.

Una questione che deriva anche dall’attenzione alla qualità e alla completezza del servizio su cui le migliori imprese del settore puntano e vogliono puntare, per cui ritengono necessario che vi sia anche una concreta attenzione a che non si svolgano più le gare al massimo ribasso, nemmeno in maniera indiretta, che rischiano di compromettere la percezione dell’importanza dei servizi erogati. In tale ottica, occorre tenere ben presente che una porzione significativa del valore si colloca soprattutto nel lavoro delle persone (trattandosi di settori “labour intensive”, con una percentuale di lavoro femminile che sfiora l’80%). Anche per questo è decisivo che il mercato sia garantito da regole certe, trasparenza, legalità e forte professionalizzazione delle stazioni appaltanti.

Il Manifesto di Urbino segna il nuovo orizzonte dei servizi in Italia e in Europa.

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Una edizione molto riuscita, questa di LIFE  – Labour intensive Facility Event ad Urbino, l’ottava dal 2015 e la prima invece organizzata dalla Fondazione LIFE, che ha raccolto, come ogni anno, le più importanti imprese del comparto del Facility management e dei Servizi integrati in Italia.

Il tema scelto per il confronto tra imprese, Governo e stakeholder è stato “Le persone al centro del nuovo umanesimo industriale”. Con più di 80 relatori che si sono alternati tra esperti ed esponenti delle Istituzioni, insieme alla partecipazione di tante aziende della filiera.

«Abbiamo raccolto una sfida importante» ha affermato Lorenzo Mattioli, Presidente della Fondazione LIFE, «immaginare un futuro di nuova consapevolezza per i servizi, una sfida che siamo stati in grado di costruire in questi anni, anche grazie alle riflessioni e alle reti nate con l’evento LIFE e con la Fondazione non a caso omonima. Con il Manifesto di Urbino, il nuovo Manifesto dei Servizi che delinea il futuro di questo settore, crediamo di ampliare l’orizzonte con cui la governance e tutto il mondo della produzione guardano al nostro settore. Alle prossime elezioni europee presenteremo a tutta la classe politica questo importante documento, perché è necessario che, a partire dal public procurement, vi sia un cambio di passo a livello di Consiglio europeo e nei vari Governi e Parlamenti nazionali, compreso quello italiano».

Un primo appuntamento importante che la Fondazione LIFE ha portato a compimento: «È stato importante raggiungere quest’obiettivo» dice il Direttore dell’evento LIFE nonché Vicepresidente della Fondazione LIFE, Paolo Valente, «perché è ancora un segnale di crescita che il nostro settore, nella sua interezza, dà alla governance e al mondo esterno. L’anno scorso abbiamo costituito la Fondazione, perché portasse continuità al lavoro fatto dall’evento, e già dopo dodici mesi abbiamo condiviso con imprese e stakeholder un nuovo Manifesto dei Servizi, il Manifesto di Urbino».

La giornata si è aperta con la masterclass organizzata da Confindustria Servizi HCFS, dal titolo ‘il nuovo codice dei contratti pubblici: i servizi’ in cui si sono alternati come docenti: Dario Simeoli, Consigliere di Stato, Massimiliano Brugnoletti, Brugnoletti&Associati, Giorgio Fraccastoro, Studio legale Fraccastoro, Pasquale Pantalone, Osservatorio contratti pubblici Green Bocconi.

A moderare i vari dibattiti, il giornalista Paolo Madron, direttore di Lettera 43, che ha subito introdotto il Magnifico Rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo, Giorgio Calcagnini. Un saluto è stato portato anche dal consigliere regionale delle Marche, Andrea Assenti, che si occupa di temi legati al settore del facility management e dei servizi Integrati. A seguire ci sono stati gli interventi relativi al ruolo di EFCI, ovvero dei facility services in Europa, con il membro del Board, Isabelle Porre-Poupin, e il Direttore di EFCI, Matteo Matarazzo. E poi una riflessione su tutto il mondo del Facility Management con una discussione sul nuovo Manifesto dei Servizi. A discuterne sul palco, moderati sempre da Madron, il presidente della Fondazione LIFE, anche presidente di Confindustria HCFS, Lorenzo Mattioli, insieme con i quattro vicepresidenti di HCFS, co-firmatari del Manifesto di Urbino: Matteo Benedetti, Presidente di ANID, Mauro Papalini, Vicepresidente di ANIP, Massimo Piacenti, Presidente di ANIR, Francesco Marrone, Presidente di Uniferr.

Poi l’intervento del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha sottolineato i passi in avanti fatti dalla Regione Marche, relativamente allo sviluppo economico anche alla luce delle difficoltà incontrate nel recente passato, dovute al contesto nazionale ed internazionale ma anche alle condizioni con cui la Regione stessa si è trovata a dover fare i conti.

A concludere la giornata, il dibattito su governance e potere, effettuato da Lorenzo Mattioli, insieme con il giornalista e editore, Luigi Bisignani, insieme anche al giornalista Paolo Madron.

Firmato il Manifesto di Urbino. Mattioli: «Stiamo delineando il futuro per il facility e i servizi, al centro del nuovo umanesimo industriale»

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Durante la prima giornata di LIFE, nella Sala del Trono del Palazzo Ducale di Urbino, si è riunito il mondo del facility management e dei servizi integrati, insieme a Istituzioni e stakeholder per il solito punto sul settore, in Italia e in Europa. L’evento, organizzato per la prima volta dalla Fondazione LIFE, costituita lo scorso anno per rafforzare il lavoro di approfondimento e studio intorno ai settori delle pulizie, della disinfestazione e della sanificazione, della ristorazione collettiva.

La giornata è stata aperta dai saluti del Direttore dell’evento LIFE, nonché Vicepresidente della Fondazione, Paolo Valente: «Siamo un esercito di persone. Persone che si prendono cura di altre persone, di intere collettività: disinfestando, pulendo, sanificando e fornendo cibo a cittadini e cittadine, malati e malate, studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici. Un punto di forza che abbiamo scoperto proprio durante un momento collettivo di debolezza: il covid prima, la crisi internazionale poi. Questo è il nuovo umanesimo orizzontale di cui il nostro settore è protagonista».

A seguire c’è stato l’intervento del Presidente della Fondazione LIFE, Lorenzo Mattioli: «Firmeremo nello Studiolo di Federico da Montefeltro il Manifesto di Urbino, il nuovo manifesto dei servizi che servirà a definire il nostro settore con la consapevolezza che abbiamo raggiunto oggi, dopo un percorso durato anni. Siamo ormai una risorsa indispensabile per la società, siamo un settore protagonista del mondo produttivo. Sottoporremo alla politica, prima delle elezioni europee, questo nostro documento perché le Istituzioni tutte possano adottare politiche che da questo Manifesto traggano ispirazione».

Durante i saluti istituzionali, coordinati dal giornalista Ernesto Menicucci c’è stato l’intervento dell’Assessore alle Politiche Sociali e alle attività produttive del Comune di Urbino, Elisabetta Foschi, oltre al saluto della Presidente di Confindustria Pesaro Urbino, Alessandra Baronciani. Con loro, è arrivato il saluto del Governo, portato dal sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, che ha voluto parlare del settore in funzione di ciò che sta succedendo in Parlamento, tra legge di Bilancio e decreto Milleproroghe: «Lo scorso anno tutti pensavano che fosse impossibile modificare il PNRR e invece oggi ci ritroviamo uno stanziamento maggiore di 12,5 miliardi di euro proprio a favore delle imprese. Si tratta di fondi che vogliamo utilizzare per la crescita, l’investimento e la sostenibilità. Crediamo che i dati macroeconomici parlino di uno sviluppo positivo con l’occupazione che è in crescita come non mai. A fine anno ci sarà poi la discussione sul Milleproroghe. Credo che con le imprese il dialogo debba essere serrato e ci ho tenuto ad essere presente a LIFE proprio per questo. Il colloquio credo possa portare a risposte».

La mattinata è poi proseguita con il tradizionale momento di confronto attraverso tavoli di lavoro con focus tematici specifici a cui partecipano le imprese, le Istituzioni e gli stakeholder: transizione ecologica ed economia sostenibile, coordinato dall’avv. Dario Ginefra, Lavoro e labour intensive, coordinato dall’avv. Alberto de Rosa, Innovazione 5.0 e trasformazione digitale, coordinato dalla dott.ssa Elisabetta Bracci, mercato, regole e public procurement coordinato dall’avv. Barbara Fiorucci.

Nel pomeriggio della prima giornata, invece, sul palco si sono alternati protagonisti di riflessioni e storie che riguardano non soltanto il settore ma anche importanti questioni di scenario: Alberto Lunghini, che ha raccontato la figura di Francesco Alberoni e la sua concezione del facility management e dei servizi integrati come “i servizi per la vita”, Ada Rosa Balzan ha illustrato invece le sue riflessioni su “l’impatto zero non esiste”, Fra Giulio Cesareo ha parlato di come è necessario pensare ai servizi con le persone al centro, Cesare Saccani ha invece raccontato come il concetto di sostenibilità sia un concetto da specificare sempre meglio, con lo speech “sostenibili come”, Giuseppe Stampone ha parlato del suo grande concetto artistico di global education, Vasco Buonpensiere ha raccontato la sua esperienza, che si fonda sul concetto de “il coraggio del Fare”, Robert Stelling ha raccontato il mondo di Intercleaning, in particolar modo mettendo in luce l’appuntamento per il 2024 ad Amsterdam, Claudio Vercellone e Marco Benedetti hanno invece parlato della grande fiera della disinfestazione e della sanificazione, Pest Med, per il prossimo anno, il 2024.

Al termine della giornata c’è stato lo spazio per il Città Ideale Tour, che ha permesso ai partecipanti all’evento di conoscere da vicino i capolavori contenuti alla Galleria Nazionale delle Marche, con la Città Ideale e le opere di Piero della Francesca e di Raffaello. E per la sera, c’è stato il solito spazio riservato alla cena esclusiva, che questa volta si è tenuta nel suggestivo scenario della Tenuta di Santi Giacomo e Filippo.

LIFE 2023 Winter Edition a Urbino, umanesimo industriale e il nuovo Manifesto dei Servizi in Italia

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L’ottava edizione di LIFE (Labour Intensive Facility Event) è prevista il 14 e 15 dicembre presso il suggestivo Palazzo Ducale di Urbino, uno dei centri dell’umanesimo e del Rinascimento italiano. L’evento, per la prima volta, è organizzato dalla Fondazione LIFE, con la collaborazione di Confindustria Servizi HCFS, raccoglie ogni anno le più importanti imprese del settore del Facility Management e dei Servizi Integrati in Italia.

Il tema di questa edizione, che collega l’attualità alla storia del luogo che ospita LIFE, è: ‘Le persone al centro del nuovo umanesimo industriale’. Su questo tema, durante la due giorni, si confronteranno imprese, Istituzioni e stakeholder anche grazie a tavoli di lavoro, con focus tematici che uniranno gli argomenti principali del settore con orizzonti e scenari del presente.

Il settore dei facility services è un protagonista economico, spesso silenzioso e invisibile, in tutta l’unione europea. In Italia parliamo di più di 2,5 milioni di occupati potenziali del comparto per circa 135 miliardi di fatturato, in Europa solo i solo contando i settori del food e del cleaning, il fatturato registrato è circa 150 miliardi l’anno, con quasi 4 milioni di lavoratori e lavoratrici – il 70% è donna – che forniscono servizi per circa 200 milioni di persone.

«LIFE, ad ogni edizione, diventa sempre più importante per il mondo dei facility services in Italia e in Europa» afferma Lorenzo Mattioli, Presidente della Fondazione LIFE. «È la prima edizione che viene organizzata dalla Fondazione LIFE e proprio per questo motivo abbiamo intenzione di definire nuovamente gli obiettivi del settore, ampliando l’orizzonte con un nuovo Manifesto dei servizi definito in maniera condivisa, sulla base del nuovo umanesimo industriale che abbiamo voluto evidenziare con tematiche e ospiti».

La prima giornata si aprirà, dopo la tradizionale accoglienza, con una vera e propria apertura da parte del Direttore dell’evento LIFE, nonché Vicepresidente della Fondazione omonima, Paolo Valente, insieme con Lorenzo Mattioli, Presidente della Fondazione. Insieme a loro ci saranno i rappresentanti delle Istituzioni per effettuare un saluto: Alessandra Baronciani, Presidente di Confindustria Pesaro Urbino, Maurizio Gambini, Sindaco di Urbino, Lucia Albano, Sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

A seguire l’inizio della vera e propria discussione, che vedrà partecipare imprese, Istituzioni e stakeholder intorno a quattro tavoli di lavoro che si occuperanno di focus tematici precisi, i cui lavori verranno coordinati da professionisti del settore: il primo è quello che si occuperà di transizione ecologica ed economia sostenibile, e sarà coordinato dall’avvocato Dario Ginefra; Il secondo tavolo sarà invece quello dedicato al lavoro e labour intensive, e sarà coordinato dall’avvocato Alberto de Rosa; il terzo tavolo è quello dell’innovazione 5.0 e trasformazione digitale, che vedrà il coordinamento della dottoressa Elisabetta Bracci; il quarto tavolo invece è quello del mercato, regole e public procurement e sarà guidato dall’avvocato Barbara Fiorucci.

Nel pomeriggio sarà poi il momento delle Storie che, in questa edizione di LIFE, saranno raccontate dai diretti protagonisti sul palco, in una serie di narrazioni che coinvolgeranno storie personali e storie collettive, oltre a riflessioni su grandi temi: Alberto Lunghini, racconterà Francesco Alberoni e il senso della sua espressione “servizi per la vita” che utilizzò a LIFE 2015 per descrivere il mondo del facility; Ada Rosa Balzan, parlerà invece dell’impatto zero che non esiste; Fra Giulio Cesareo, interverrà a proposito delle “persone al centro”; Cesare Saccani, parlerà dell’economia sostenibile e di come poterla realizzare; Giuseppe Stampone, illustrerà la sua idea artistica di global education; Vasco Buonpensiere, racconterà come il coraggio del fare porta a vincere sfide ritenute impossibili; Robert Stelling, parlerà del prossimo Intercleaning previsto per il 2024 ad Amsterdam; Claudio Vercellone e Marco Benedetti parleranno invece del prossimo PestMed.

Il giorno successivo, organizzata da Confindustria Servizi HCFS, ci sarà un importante masterclass su Il nuovo codice dei contratti pubblici: i servizi, che vedrà docenti di grandissimo spessore illustrare a tutte le aziende del settore i punti salienti – tra cambiamenti e conferme – del nuovo codice degli appalti: Dario Simeoli, Consigliere di Stato, Massimiliano Brugnoletti, di Brugnoletti & Associati, Giorgio Fraccastoro, dello Studio legale Fraccastoro, Pasquale Pantalone, dell’Osservatorio contratti pubblici green Bocconi.

Al termine della masterclass, si riapriranno di nuovo i lavori dell’evento con un dibattito moderato da Paolo Madron, direttore di Lettera 43, con Lorenzo Mattioli, Presidente della Fondazione LIFE, che dialogherà con Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche, e Giorgio Calcagnini, Rettore dell’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino. A seguire ci saranno dei rappresentanti di EFCI, tra cui il direttore generale Matteo Matarazzo, che illustreranno l’importanza dei facility services in Europa.

Successivamente si parlerà dell’obiettivo che questa edizione di LIFE vuole cogliere, ovvero del nuovo Manifesto dei servizi in Italia insieme con: Nazario Pagano, Presidente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera, Andrea Assenti, Consigliere regionale delle Marche e membro della commissione ambiente e territorio, Lorenzo Mattioli, Presidente della Fondazione LIFE e di Confindustria Servizi HCFS, Massimo Piacenti, Presidente di ANIR, Marco Benedetti, Presidente di ANID, Francesco Marrone, Presidente di UniFerr, Mauro Papalini, Vicepresidente di ANIP.

A chiudere la due giorni di dibattiti un talk sulla Governance e il Potere, con Paolo Madron, Lorenzo Mattioli e l’editore e giornalista Luigi Bisignani.

L’evento di chiusura dell’intero evento LIFE è previsto alle 15, presso lo storico Studiolo di Palazzo Ducale, dove verrà firmato e lanciato il Manifesto di Urbino, ovvero il nuovo Manifesto dei servizi in Italia.

Durante i due giorni, come per ogni edizione, sono previsti anche momenti di relax culturali e ricreativi per i presenti. In questo caso, nella suggestiva cornice di Urbino, è stato pensato il Città ideale Tour, un percorso dedicato a guida esclusiva alla scoperta di alcune particolari opere d’arte e affreschi di artisti come Raffaello Sanzio e Piero della Francesca. Oltre alla tradizionale Serata di Gala presso la splendida della Tenuta Santi Giacomo e Filippo.

STORIE – Narrazioni con i protagonisti di racconti d’umanesimo imprenditoriale

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Durante la prima giornata di 𝗟𝗜𝗙𝗘, l’evento che il 𝟭𝟰 e il 𝟭𝟱 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 nel 𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗗𝘂𝗰𝗮𝗹𝗲 di 𝗨𝗿𝗯𝗶𝗻𝗼, riunirà il mondo del facility management e dei servizi integrati, ci sarà un momento dedicato alle 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗘.

📌 𝗡𝗮𝗿𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 fatte dai protagonisti, racconti su questioni fondamentali del settore e degli scenari attuali: dai 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 alle 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼, dalla 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ alla 𝗴𝗹𝗼𝗯𝗮𝗹 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻, dall’𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 alle 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗲, dal 𝗰𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗮𝗿𝗲 alle 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗲.

Gli ospiti sono:

  • Alberto Lunghini Francesco Alberoni e i servizi per la vita
  • Ada Rosa Balzan – l’impatto zero non esiste
  • Fra Giulio Cesareo le persone al centro
  • Cesare Saccani sostenibili come
  • Giuseppe Stampone global education
  • Vasco Buonpensiere – il coraggio del Fare
  • Robert Stelling – intercleaning 2023 Amsterdam
  • Claudio Vercellone e Marco Benedetti –  pest med 2024

LIFE 2023, le imprese dei servizi integrati si confrontano con Istituzioni e stakeholder sul nuovo umanesimo industriale

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Il 14 e 15 dicembre a Urbino si terrà l’ottava edizione di LIFE (Labour Intensive Facility Event) presso lo storico Palazzo Ducale. L’evento, organizzato dalla Fondazione LIFE e promosso da Confindustria Servizi HCFS, come ogni anno è il punto di riferimento del comparto del facility management e dei servizi integrati, sia a livello italiano che internazionale.

Il tema scelto per il confronto tra imprese è ‘Le persone al centro del nuovo umanesimo industriale’. Più di 70 relatori si alterneranno tra esperti ed esponenti delle Istituzioni, con la partecipazione di un centinaio di aziende della filiera.

«Lo scorso anno abbiamo fatto un passaggio fondamentale» dice il Presidente della Fondazione LIFE, Lorenzo Mattioli, «perché dall’esperienza dell’evento LIFE, è nata una Fondazione per operare con continuità nelle attività di promozione e valorizzazione del nostro settore industriale. Crediamo che questo favorisca un nuovo protagonismo del settore dei servizi. Siamo una moltitudine di persone, in larghissima parte donne, che si prendono cura degli ambienti di lavoro, degli ospedali, delle scuole, delle abitazioni private, per prendersi cura delle persone: disinfestando, pulendo, garantendo trasporti, cibo, sicurezza e salubrità a cittadini e cittadine, malati e malate, studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici. È il nostro contributo a un nuovo umanesimo industriale dove i servizi alla persona svolgono un ruolo centrale».

«Abbiamo voluto dare spazio a questa nuova consapevolezza» sono le parole di Paolo Valente, Direttore di LIFE Event e Vicepresidente della Fondazione LIFE, «della grande importanza che riveste il mondo del Facility, nel prendersi cura, della nostra vita e della nostra quotidianità, delle persone, degli spazi e degli ambienti. In cui viviamo. Servizi che mettono al centro le fondamentali per promuovere un nuovo concetto di umanesimo industriale e sono essenziali per creare una società equa e solidale, in cui ogni individuo abbia accesso alle risorse e alle opportunità necessarie per realizzare pienamente il proprio potenziale. I servizi integrati alla persona promuovono la crescita economica e l’innovazione, poiché rappresentano un settore in rapida espansione che crea nuovi posti di lavoro e contribuisce al progresso sociale. Delineare il futuro di questo settore, e farlo in maniera condivisa, è la chiave per un nuovo umanesimo industriale basato sulla centralità dell’individuo e sull’attenzione al suo benessere e sviluppo».

Il programma della due giorni è molto fitto. Prevede, sin dalla mattina della prima giornata, i saluti istituzionali che, insieme al Direttore dell’evento LIFE, Paolo Valente, e al Presidente della Fondazione, Lorenzo Mattioli, effettueranno la presidente di Confindustria Pesaro Urbino, Alessandra Baronciani, il Sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, e il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano.

A seguire ci sarà la parte dedicata ai table&speech, in cui le imprese, insieme a decision maker e stakeholder, possono confrontarsi sui principali temi attuali e di scenario, della filiera e del business del comparto del facility, best practice, policy attuali e future, post covid e PNRR. I focus tematici di quest’anno saranno: economia sostenibile, lavoro e labour intensive, innovazione 5.0 e trasformazione digitale, transizione ecologica, internazionalizzazione, mercato e regole.

Nel pomeriggio ci sarà lo spazio dedicato alle STORIE, narrazioni da parte dei protagonisti su questioni fondamentali del settore e degli scenari attuali: Alberto Lunghini (Francesco Alberoni e i servizi per la vita), Ada Rosa Balzan (l’impatto zero non esiste), Fra Giulio Cesareo (le persone al centro), Cesare Saccani (sostenibili come), Giuseppe Stampone (Global education), Vasco Buonpensiere (il coraggio del fare), Robert Stelling (Intercleaning 2023 Amsterdam), Claudio Vercellone e Marco Benedetti (Pest Med 2024).

A seguire sarà possibile accedere ad una visita esclusiva al Palazzo Ducale e a godere delle opere d’arte di molti artisti, tra cui Raffaello e Piero della Francesca, nel Città Ideale Tour, per andare nel vivo di uno dei centri maggiori dell’Umanesimo e del Rinascimento italiano.

La sera è prevista la tradizionale Serata di Gala, presso la splendida cornice del ristorante Urbino dei Laghi, presso la Tenuta Santi Giacomo e Filippo.

La seconda giornata si aprirà con una masterclass, organizzata da Confindustria Servizi HCFS, dal titolo ‘Il nuovo codice dei contratti pubblici: i servizi’, con gli interventi di: Dario Simeoli, Consigliere di Stato, Massimiliano Brugnoletti, Brugnoletti & Associati, Giorgio Fraccastoro, studio legale Fraccastoro, Pasquale Pantalone, Osservatorio Contratti Pubblici Green Bocconi.

A seguire, sempre nella mattinata, ci sarà il talk centrale di LIFE, relativo al nuovo Manifesto dei Servizi in Italia, l’apertura della Tavola rotonda moderata da Paolo Madron, che vede la presenza del Presidente della Fondazione LIFE, Lorenzo Mattioli, insieme al Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Poi seguirà la presentazione de EFCI – Il facility services in Europa, con rappresentanti dell’associazione europea del facility e del cleaning, A seguire, il Panel di grande importanza istituzionale con adesioni di alto rilievo da parte del Governo e del Parlamento, di Enti ed Istituzioni per delineare il “nuovo manifesto dei servizi labour intensive in Italia”. Con Claudio Durigon*, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nazario Pagano, Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Andrea Assenti, Consigliere regionale delle Marche, Commissione ambiente e territorio, Lorenzo Mattioli, Presidente Fondazione LIFE e Confindustria Servizi HCFS, Massimo Piacenti, Presidente di ANIR, Marco Benedetti, Presidente di ANID, Francesco Marrone, Presidente di Uniferr, Mauro Papalini, Vicepresidente di ANIP.

Alle 12.00, Paolo Madron sarà moderatore e protagonista dell’ultimo talk dell’evento per l’edizione 2023, sempre con la presenza di Lorenzo Mattioli, Presidente della Fondazione LIFE, e questa volta insieme a Luigi Bisignani, editore e giornalista, per parlare di Governance e potere, Segreti, tradimenti e passioni di chi comanda oggi in Italia.

LIFE si chiuderà nel primo pomeriggio del 15 dicembre, alle 15.00, presso lo Studiolo di Palazzo Ducale, centro nevralgico del Rinascimento italiano, con la firma e il lancio del Manifesto dei Servizi in Italia, alla presenza della Fondazione LIFE, di Confindustria HCFS e di tutte le associazioni fondatrici.

La tradizionale serata esclusiva di LIFE

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Come in tutte le passate edizioni, anche nell’ottava si svolgerà la tradizionale serata esclusiva di LIFE. Il 14 dicembre a partire dalle 20.30, presso il resort Tenuta Santi Giacomo e Filippo, ci sarà la cena presso il ristorante Urbino dei Laghi che sarà anche l’occasione per scambiarci gli auguri di Natale.

Per lo chef del ristorante è «fondamentale la ricerca e l’utilizzo di materie prime che rispettino il concetto di autoproduzione e di agricoltura biologicaOlio, miele e vino sono prodotti direttamente dalla nostra Azienda Agricola, così come la frutta, la verdura e le erbe aromatiche vengono raccolte quotidianamente dal nostro orto. Tutte le altre materie prime, dal pesce alla carne e salumi, vengono attentamente selezionati da aziende agricole locali per assicurare un prodotto sempre fresco e di alta qualità».

Una serata di qualità per vivere anche un momento di rilassatezza e di gusto all’interno dell’ottava edizione di LIFE.

Tavoli tematici a LIFE 2023

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Il 14 e 15 dicembre a Urbino, per l’ottava edizione di LIFE, torna il tradizionale appuntamento di tutto il facility management e dei serviz integrati: i tavoli tematici in cui poter condividere visioni sul futuro del settore.

I focus, i temi di quest’anno saranno: economia sostenibile, lavoro e labour intensive, innovazione 5.0 e trasformazione digitale, transizione ecologica, internazionalizzazione, mercato e regole.

Il lavoro di condivisione sui singoli aspetti confluirà poi nel nuovo Manifesto dei Servizi di Urbino, il prodotto finale di questa edizione di LIFE per una visione di lungo periodo del cleaning, del securityservice, della sanification e del food.

I tavoli tematici, con il nome dei rispettivi coordinatori:

  • Tavolo 1 – transizione ecologica ed economia sostenibile. coordina: avv. Dario Ginefra
  • Tavolo 2 – Lavoro e labour intensive – coordina: avv. Alberto de Rosa
  • Tavolo 3 – Innovazione 5.0 e trasformazione digitale coordina: dott.ssa Elisabetta Bracci
  • Tavolo 4 – mercato, regole e public procurement: coordinatore – avv. Barbara Fiorucci

Masterclass – Il nuovo codice dei contratti pubblici: i servizi

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All’inizio della seconda giornata di LIFE, il 15 dicembre, alle ore 9, nella Sala Convegni del Palazzo Ducale di Urbino, si terrà una importante Masterclass, organizzata da Confindustria servizi HCFS,  per tutto il settore del facility management e dei servizi integrati: ‘Il nuovo codice dei contratti: i servizi’.

Sin dal titolo si mette in evidenza un focus particolare su quella che spesso, in passato, è stata individuata come la parte del nuovo codice appalti che avrebbe bisogno di una ulteriore revisione perché ancora poco al passo con i tempi che continuano a cambiare.

La Masterclass è tenuta da diversi esperti in materia:

  • Dario Simeoli – Consigliere di Stato
  • Massimo Brugnoletti – Brugnoletti & Associati
  • Giorgio Fraccastoro – Studio legale Fraccastoro
  • Pasquale Pantalone – Osservatorio Contratti Pubblici Green Bocconi

Si tratta di un tema molto sentito anche a livello europeo, dove le associazioni di categoria come EFCI e FoodServiceEurope, stanno sollecitando maggiore attenzione sul tema del public procurement legato proprio ai servizi.

Città Ideale Tour – Visita guidata speciale

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Per tutti gli iscritti all’ottava edizione di LIFE, che si svolgerà il 14 e 15 dicembre a Urbino, presso il Palazzo Ducale, sarà possibile accedere al Città Ideale Tour, una visita guidata speciale alle opere d’arte contenute all’interno di uno dei maggiori centri dell’Umanesimo e del Rinascimento italiano. Tra le altre, ci sono importanti opere di Piero della Francesca, di Raffaello e di altri importanti artisti. Compreso l’accesso allo studiolo di Federico III da Montefeltro.

Una occasione imperdibile per visitare anche la Galleria Nazionale delle Marche, che è all’interno del Palazzo Ducale.