Accountability e fair competition

By 28 Agosto 2018Table & Speech
  1. I contratti per i servizi agli immobili delle Pubbliche Amministrazioni, in particolar modo quelli di grande rilievo, anche quelli aggiudicati mediante Convenzioni o Accordi Quadro dalle Centrali di Committenza, sono stati negli ultimi anni oggetto di una dannosa e insostenibile competizione da parte di molte imprese, favorita da bandi al massimo ribasso, mal redatti da alcune stazioni appaltanti poco qualificate.
  2. Forte è il rischio di inquinare la fase della competizione con accordi collusivi e la fase dell’esecuzione contrattuale con le pratiche illegali volte a far quadrare i conti delle offerte insostenibili. E spesso si assiste comunque alla crisi aziendale dell’Impresa fornitrice.
  3. Questi contratti presentano enormi complessità e la verifica dei risultati effettivamente raggiunti in fase di esecuzione contrattuale richiede specifiche professionalità, speciale strumentazione e fondi a bilancio, di cui normalmente le PA non dispongono.
  4. Inoltre, le recenti rincorse a inspiegabili ribassi nelle offerte di gara, sono alimentate dalla consapevolezza che i controlli in sede di esecuzione contrattuale saranno nulli, scarsi, oppure – peggio – particolarmente esposti a indebite pressioni su risultati non facilmente misurabili dalla Pubblica Amministrazione e neppure dagli ordinari organi preposti al controllo amministrativo delle forniture.
  5. L’impatto sulla qualità dei servizi (pulizia degli uffici, scuole, caserme, tribunali, ecc.) è spesso notevole innalzando i rischi per la salute pubblica, diventando addirittura letale nel caso delle pulizie ospedaliere.

La risoluzione deve coinvolgere le Imprese e la Committenza pubblica, a vantaggio del sistema economico, dei cittadini della legalità.

  1. Le Imprese si devono impegnare sul campo dell’accountability, tracciando le origini e le responsabilità interne di ciascun risultato, associandovi le relative responsabilità individuali e le conseguenti politiche meritocratiche.
  2. Il Sistema della committenza pubblica deve rendere impossibile barare in sede di offerta, disponendo verifiche obbligatorie, per i contratti sopra 5 milioni di
euro, da parte di soggetti terzi (organismi di ispezione certificati e/o soggetti pubblici qualificati), dei risultati effettivamente raggiunti dalle forniture di grande rilievo, finanziati dal costo della stessa fornitura e dalle penali applicate agli inadempienti.