Economia circolare e Industria 4.0, binomio strategico per il Facility Management

By 28 Agosto 2018Table & Speech

Quanto pesa l’innovazione del settore dei servizi? Quanto potrà aiutare le nostre aziende nel percorrere il necessario sentiero della Sostenibilità? In un settore labour intensive come il FM, considerata la centralità del fattore umano, le risposte a questioni così ampie non sono facili, tantomeno immediate. Eppure Life 2018 vorrà dare il proprio contributo al dibattito, scandagliando i temi di un quanto mai attuale «4.0». Innovazione come ‘macro tema’ che si innesta nel percorso dell’economia circolare, dell’Iot, della sostenibilità ambientale: LIFE 2018 vuole contribuire alla ‘costruzione’ di un Facility Management che punta all’eccellenza, sempre più ‘smart and green’ ed efficiente sotto il profilo delle risorse energetiche.

La sostenibilità ambientale è un aspetto da tenere in considerazione, codificato nella normativa europea, sia in quella nazionale: grazie ai criteri Ecolabel Ue adottati dalla commissione Europea, vengono affrontati i principali impatti ambientali legati ai servizi di pulizia. Le aziende certificate Ecolabel Ue che offrono questi servizi potranno dimostrare la loro ‘eco-efficienza’ partecipando alle gare degli appalti pubblici ‘verdi’, i cosiddetti Green public procurement (Gpp). Con l’etichetta europea verrà anche attesto l’impegno delle imprese per il benessere e la sicurezza dei propri dipendenti, dando la garanzia di una riduzione di esposizione alle sostanze tossiche; la priorità sarà data a prodotti per la pulizia con etichette di tipo ISO I (14024) come il marchio Ecolabel Ue, Nordic Swan e Blauer Engel. In questo modo nella gara di affidamento dell’appalto il prezzo non più l’elemento principale di differenziazione, dal momento che aver cura degli aspetti sociali e ambientali sta diventando un orientamento di visione generale.

Interesserà all’ampia schiera di aziende fornitrici, ed al comparto nel suo insieme, anche il tema dell’’Impronta ambientale dei prodotti, previsto dall’articolo 21 della Legge 221/2015, e denominato “Made Green in Italy”. Per prodotti Made Green in Italy si intendono i prodotti Made in Italy che presentano prestazioni ambientali pari o superiori ai benchmark di riferimento, la valutazione delle quali è effettuata secondo il metodo PEF (Product Environmental Footprint, metodo che determina l’impronta ambientale di un prodotto).
 Gli aspetti normativi arrivano a compimento in un fase molto avanzata della Ricerca Italiana in tema di sostenibilità e circolarità. A tal proposito non possiamo che salutare con interesse le ricerche del mondo accademico messe a disposizione della aziende, anche nel comparto dei servizi. Oggi è possibile valutare il grado di sostenibilità e circolarità di un azienda, veri e propri ‘tool’ che consentono una analisi veloce e puntuale, orientata a quantificare in maniere concreta i vantaggi (sia ambientali sia economici) di soluzioni ‘circolari’ raffrontate a procedure ‘classiche’ e non circolari.

Non mancherà, in LIFE 2018, il grande tema dell’Impresa 4.0 destinata ad avere un forte impatto nel mondo del Facility. A partire dai lavoratori che dovranno essere formati all’uso di nuovi strumenti tecnologi, sempre più connessi alla rete grazie alla quale controllare le prestazioni per essere più efficienti e a minor impatto ambientale.

Il tema dell’innovazione ci consentirà di fare il punto sul mondo del Facility ai tempi del Cloud, ma per essere davvero efficace, avrà bisogno di un nuovo approccio culturale anche da parte dei nostri manager.